Torquato Nanni Junior (premiato nel 2007)
Torquato Nanni Junior è nato a Santa Sofia novantanni fa (1917) ed abita nel centro del paese altobidentino nella stessa casa del padre Torquato Nanni senior, l'uomo politico, lo scrittore, il primo biografo di Benito Mussolini che venne assassinato (il 22 aprile 1945), assieme a Leandro Arpinati, nella tenuta agricola di Malacappa alle porte di Bologna.
Torquato Nanni junior, ovvero Torquatino, deve la sua notorietà soprattutto all'arte fotografica. E' stato infatti attraverso questo particolare gusto estetico applicato al "clic" che è riuscito a cogliere i tanti "attimi fuggenti" di un mondo che stava per scomparire e cioè quando, negli anni Trenta-Quaranta del Novecento, se ne andava per i monti e le valli della Romgna-Toscana a "riprendere" scorci campestri, uomini e donne, famiglie superstiti di una società al tramonto; e poi casolari, "maestà" (cellette votive riservate alla Madonna), pastorelle col gregge che hanno fatto il giro d'Italia e che oggi vengono sempre più richieste per illustrare libri, riviste destando ogni volta ammirazione.
Interessanti, ai fini della storiografia di ieri, le foto dei generali inglesi (c'era persino un lord) da lui scattate alla Seghettina dopo che questi personaggi vi si erano rifugiati in seguito all'armistizio dell'8 settembre 1943.
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Torquato Nanni junior, ovvero Torquatino, deve la sua notorietà soprattutto all'arte fotografica. E' stato infatti attraverso questo particolare gusto estetico applicato al "clic" che è riuscito a cogliere i tanti "attimi fuggenti" di un mondo che stava per scomparire e cioè quando, negli anni Trenta-Quaranta del Novecento, se ne andava per i monti e le valli della Romgna-Toscana a "riprendere" scorci campestri, uomini e donne, famiglie superstiti di una società al tramonto; e poi casolari, "maestà" (cellette votive riservate alla Madonna), pastorelle col gregge che hanno fatto il giro d'Italia e che oggi vengono sempre più richieste per illustrare libri, riviste destando ogni volta ammirazione.
Interessanti, ai fini della storiografia di ieri, le foto dei generali inglesi (c'era persino un lord) da lui scattate alla Seghettina dopo che questi personaggi vi si erano rifugiati in seguito all'armistizio dell'8 settembre 1943.
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