Paolo Aleotti (premiato nel 2009)
Personalità, autorità e tanti amici hanno fatto da festosa cornice alla dodicesima edizione del Premio "Baldaccio d'Oro" organizzato dalla Proloco di Spinello di Santa Sofia (Sportilia), presieduta da Sergio Castellucci. Quest'anno l'ambito riconoscimento, che premia i nativi che con la loro attività tengono alto nel mondo il luogo di origine, è stato assegnato al giornalista Rai Paolo Aleotti, per dieci anni (dal 1990 al 2000) corrispondente dagli Stati Uniti, documentarista, inviato di Ballarò, autore e curatore di trasmissioni di successo come "Che tempo fa".
Sul palco, insieme al premiato che ha ricevuto un'artistica targa in ceramica della scultrice Giovanna Bellini, sono saliti il sindaco di Santa Sofia Flavio Foietta, il decano dei giornalisti emiliano-romagnoli Luciano Foglietta e il coordinatore del Premio Franco Aleotti.
Prima di Paolo Aleotti, il "Baldaccio d'Oro" era toccato al generale dell'Aeronautica militare Oscar Olivetti (1994), al sindaco di Forlì e parlamentare Angelo Satanassi (1995), all'oncologo Dino Amadori (1996), al presidente della società Del Campo Guido Sassi (1997), al compositore e direttore dell'orchestra filarmonica di Roma Ezio Monti (1998), allo scrittore e giornalista Luciano Foglietta (1999), al pittore e incisore Enzo Bellini (2000), allo scrittore e direttore d'albergo Giovanni Margheritini (2004), al fotografo Tarquato Nanni (2007), al giornalista, scrittore e parlamentare Giancarlo Mazzuca (2008), al luminare della medicina Leonardo Fabbri, titolare della cattedra di malattie dell'apparato respiratorio all'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (2009).
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Sul palco, insieme al premiato che ha ricevuto un'artistica targa in ceramica della scultrice Giovanna Bellini, sono saliti il sindaco di Santa Sofia Flavio Foietta, il decano dei giornalisti emiliano-romagnoli Luciano Foglietta e il coordinatore del Premio Franco Aleotti.
Prima di Paolo Aleotti, il "Baldaccio d'Oro" era toccato al generale dell'Aeronautica militare Oscar Olivetti (1994), al sindaco di Forlì e parlamentare Angelo Satanassi (1995), all'oncologo Dino Amadori (1996), al presidente della società Del Campo Guido Sassi (1997), al compositore e direttore dell'orchestra filarmonica di Roma Ezio Monti (1998), allo scrittore e giornalista Luciano Foglietta (1999), al pittore e incisore Enzo Bellini (2000), allo scrittore e direttore d'albergo Giovanni Margheritini (2004), al fotografo Tarquato Nanni (2007), al giornalista, scrittore e parlamentare Giancarlo Mazzuca (2008), al luminare della medicina Leonardo Fabbri, titolare della cattedra di malattie dell'apparato respiratorio all'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (2009).
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